Che cos’è il “Giorno della Memoria”? Il 27 gennaio 1945 segnò la demolizione dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Così, come dichiarato dall’articolo 1 della legge del 20 luglio 2000, n. 211, “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
In occasione della “Giornata della Memoria 2020”, l’Istituto Italiano di Cultura è lieto di presentare la conferenza di Giacomo Lichtner, “Frammenti di Primo Levi: storicità di Se questo è un uomo a cento anni dalla nascita”.
Giovedì 30 gennaio 2020, ore 18:00
Istituto Italiano di Cultura
1200, Ave. du Dr. Penfield
La conferenza sarà in lingua italiana
Il 2019 ha marcato il centenario della nascita di Primo Levi, chimico torinese e autore di fama mondiale, rinomato soprattutto per il suo Se questo è un uomo, memoria della sua esperienza nel campo della morte di Auschwitz. Il lavoro di Levi rimane oggi fondamentale sia come testimonianza che come analisi dell’universo e dell’esperienza del campo di concentramento, capace come pochi di rivolgere uno sguardo al contempo clinico e compassionevole verso le caratteristiche storiche, sociali ed economiche che fanno della Shoah l’epigono dei genocidi moderni. La conferenza rivisita il lavoro di Levi, invitandoci a pensare alla ‘memoria’ dell’Olocausto come comandamento effimero e insufficiente, che richiede un impegno e una vigilanza costante per trovare significato e fare la differenza nel mondo contemporaneo.
Giacomo Lichtner è professore associato di “Storia e Cinema” alla Victoria University of Wellington, in Nuova Zelanda. Lichtner è consulente storico e membro del comitato d’amministrazione dello Holocaust centre of New Zealand, e detiene il ruolo di direttore associato della rivista Modern Italy, edita dalla Cambridge University Press. La sua ricerca si concentra sulla politica della memoria e sulla rappresentazione della Seconda Guerra Mondiale nel cinema. È autore di Film and the Shoah in France and Italy (2008, 2015) e Fascism in Italian Cinema Since 1945: The Politics and Aesthetics of Memory (2013). Il suo ultimo progetto è un’investigazione storica delle strategie cinematografiche per rappresentare l’irrappresentabile, The Search for Meaning in Holocaust Cinema, di prossima pubblicazione per i tipi della Bloomsbury.
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