In occasione della “XVIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo”, dedicata al tema “L’italiano e la rete, le reti per l’italiano”, l’Istituto, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e in collaborazione con l’Université de Montréal, è lieto di presentare la conferenza di Annalisa Andreoni, “La lingua più bella. Opinioni di scrittori, artisti e gente comune sull’italiano”.
Mercoledì 17 ottobre 2018, ore 18:15
Université de Montréal
Carrefour des arts et des sciences
Pavillon Lionel-Groulx, salle C-3061
3150, rue Jean-Brillant
Montréal
Ingresso gratuito
La lingua italiana è da secoli associata alla bellezza, alla musicalità e all’espressione dei sentimenti, sia che si tratti di artisti, di scrittori o di persone comuni che la parlano come lingua madre o come lingua d’elezione. La conferenza, attraverso la lettura di brani letterari, illustra le opinioni e i punti di vista di quanti, da John Keats a Osip Mandel’štam a Thomas Mann, da Dianne Hales a Elizabeth Gilbert, l’hanno esaltata per la sua bellezza e ragiona sui fatti storico-linguistici che hanno favorito questa opinione.
Annalisa Andreoni è professoressa associata di letteratura italiana all’Università IULM di Milano. Si è laureata in Lettere classiche (1995) all’Università di Pisa, dove ha conseguito anche il Dottorato di ricerca in Studi italianistici (2001). È stata borsista all’Università di Zurigo (1999-2000) e fellow a ‘Villa I Tatti’, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, Firenze (2007-2008). Dal 1998 ha partecipato come relatrice o organizzatrice a numerosi convegni nazionali e internazionali. È codirettrice della Nuova Rivista di Letteratura Italiana e della collana “Alla giornata. Studi e testi di letteratura italiana”, nonché membro della Società Italiana di Studi sul Secolo Diciottesimo e dell’Associazione degli Italianisti. Le sue aree di interesse scientifico sono la letteratura e la cultura del Rinascimento italiano, l’Illuminismo e, di recente, anche la letteratura italiana nell’era digitale. Ha scritto numerosissimi saggi e i seguenti libri: Omero italico. Favole antiche e identità nazionale tra Vico e Cuoco (Jouvence, 2003); V. Cuoco, Platone in Italia. Traduzione dal greco, (Laterza, 2006 e 2013); La via della dottrina. Le lezioni accademiche di Benedetto Varchi, (ETS, 2012); Esercizi di lettura per Marco Santagata (Il Mulino, 2017). Il recente libro Ama l’italiano. Segreti e meraviglie della lingua più bella, PIEMME, 2017) ha riscosso un diffusissimo succeso di pubblico e di stampa.