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Rencontres, conflits, échanges: l’espace méditerranéen au Moyen Âge – Francesco Carapezza, “Il soffitto dipinto dello Steri (1377-80) tra Europa e Mediterraneo: questioni iconografiche e progetto d’insieme”.

L’Istituto Italiano di Cultura di Montréal e il Centre d’études médiévales dell’Université de Montréal, sono lieti di presentare, nell’ambito del Convegno Internazionale “Rencontres, conflits, échanges: l’espace méditerranéen au Moyen Âge“ (Montréal, Université de Montréal, 23-24 marzo 2018), la lectio magistralis del Prof. Francesco CarapezzaIl soffitto dipinto dello Steri (1377-80) tra Europa e Mediterraneo: questioni iconografiche e progetto d’insieme”.

Venerdì 23 Marzo 2018, 14:15 – Entrata libera
Université de Montréal
Carrefour des Arts et des Sciences – salle C 3061
Pavillon Lionel-Groulx
Conferenza in lingua francese

Il soffitto ligneo dipinto (1377-80) della Sala Magna del Palazzo Chiaramonte detto Steri a Palermo, “summa figurativa di tutta la letteratura romanzesca del medioevo” (G. Folena), è un monumento unico nel suo genere dove s’incontrano tradizioni artistiche europee, mediterranee e locali. Fin dalla sua scoperta nel 1899 è stato studiato soprattutto da archeologi e storici dell’arte ma anche da filologi romanzi e italiani, come Ezio Levi e Maria Bendinelli Predelli, che si sono interrogati sulle fonti iconografiche e letterarie delle sue numerose scene narrative: storie di Tristano e Isotta, di Elena di Narbona, del ciclo troiano, di Alessandro Magno, di Enea e Didone, oltre a vari episodi biblici, scene allegoriche e sequenze di immagini non identificate o non più leggibili. Di recente una infestazione di termiti ha danneggiato ulteriormente le travi del soffitto che sta ora subendo un radicale intervento di restauro, proprio nell’anno in cui Palermo è capitale italiana della cultura. In questo intervento proporremo una visita virtuale del tectum depictum, fotografato nuovamente nel 2009, soffermandoci su alcune scene o immagini di interpretazione problematica e discutendo le ipotesi finora avanzate sul progetto d’insieme e sul significato complessivo dell’opera.

Francesco Carapezza è professore associato di filologia romanza all’Università di Palermo. Ha studiato a Palermo, Poitiers e Napoli, e ha svolto ricerche alla Princeton University e alla Goethe-Universität Frankfurt. Il suo campo di studi privilegiato è la lirica medievale con un interesse specifico per i suoi aspetti musicali, ma si è occupato anche di romanzo arturiano in versi, di storia dell’ecdotica romanza e di filologia siciliana. Ha pubblicato Il canzoniere occitano G (2004) e Ecdotica galloromanza negli Stati Uniti d’America (2005), oltre a numerosi articoli e recensioni. Fa parte del direttivo editoriale del Bollettino del Centro di studi filologici e linguistici siciliani e collabora alla rivista in rete Lecturae tropatorum. Attualmente lavora a un libro sulla storia musicale dei trovatori e collabora a un progetto di ricerca nazionale intitolato Corpus dell’antico occitano.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Montréal
  • In collaborazione con: Centre d’études médiévales dell’Université de Mont