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Il ‘Giorno della Memoria’ per ricordare anche il 16 ottobre 1943: la razzia degli ebrei di Roma. Storie, memorie, rappresentazioni.

Che cos’è il “Giorno della Memoria”? Il 27 gennaio 1945 segnò la demolizione dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Così, come dichiarato dall’articolo 1 della legge del 20 luglio 2000, n. 211, “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

All’alba del 16 ottobre 1943, durante i giorni dell’occupazione tedesca di Roma, più di 1.000 persone tra uomini, donne e bambini di religione ebraica furono arrestati nelle loro case. Due giorni dopo, furono deportati tramite treni piombati nel lager di Auschwitz-Birkenau. Dalla più grande retata di ebrei organizzata sul suolo italiano, soltanto in 16 riuscirono a tornare a casa. Tra questi, Enzo Camerino che, nel 1957, decise di lasciare tutto per trasferirsi, con sua moglie, proprio a Montreal.

In occasione della “Giornata della Memoria 2017”, l’Istituto Italiano di Cultura organizza un incontro con i figli di Camerino, Julia e Italo, che racconteranno l’esperienza del padre così come l’ha vissuta e tramandata dalla viva voce. A tal proposito, saranno proiettati anche alcuni filmati contenenti le interviste rilasciate negli ultimi anni da Enzo Camerino.

Intervengono Julia Camerino, Italo Camerino e Damiano Garofalo. L’incontro sarà introdotto da Damiano Garofalo (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), che fornirà un punto di vista particolare sulla memoria e la rappresentazione di quei tragici eventi nella cultura italiana del dopoguerra.

Mercoledì 25 gennaio 2017, ore 18:30
Istituto Italiano di Cultura
1200, Dr. Penfield

La conferenza sarà in lingua italiana

Damiano Garofalo è uno studioso di televisione italiana. Ha ottenuto il dottorato di ricerca in “Storia Culturale” all’Università degli Studi di Padova. Attualmente è Professore Aggregato in “Studi sulla Televisione” all’Università degli Studi di Padova (DAMS) e “Storia del Cinema Italiano” all‘Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, dove è anche Assistente all’insegnamento di “Studi mediatici e film”. Ha co-editato con Vanessa Roghi il libro “Televisione: Storia, Immaginario, Memoria” (Cosenza, 2015), un lavoro all’avanguardia sul pubblico televisivo italiano. La sua pubblicazione più recente è il libro “Political Audiences: A Reception History of Early Italian Television” (Milano, 2016). Il suo lavoro è particolarmente degno di nota e rilevante, in quanto basato su materiale d’archivio raro. Formatosi nel mondo accademico italiano, Garofalo possiede una conoscenza della storia culturale, sociale e politica dell’Italia necessaria per cogliere il significato profondo di tale materiale.

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