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Il “Giorno della Memoria”: Giacomo Lichtner, “ We’re free! Where are they all?’. Holocaust cinema and the liberation of the camps”

Che cos’è il “Giorno della Memoria”? Il 27 gennaio 1945 segnò la demolizione dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Così, come dichiarato dall’articolo 1 della legge del 20 luglio 2000, n. 211, “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

In occasione della “Giornata della Memoria 2020”, l’Istituto Italiano di Cultura e il Department of Languages, Literatures, and Cultures-Italian Studies di McGill University sono lieti di presentare la conferenza di Giacomo Lichtner, “We’re free! Where are they all?’. Holocaust cinema and the liberation of the camps”.

Venerdi 31 gennaio 2020 – 16:30
McGill University
Department of Languages, Literatures, and Cultures-Italian Studies, BRONFMAN Building, Room 410
688 Sherbrooke St. West, Montreal
La conferenza sarà in lingua inglese

Le memorie di Władislaw Szpilman, dal titolo Smierc Miasta (Death of a City), si concludono con Władek che guarda se stesso allo specchio, vivo ma irriconoscibile e totalmente solo. È un finale privo di gioia, come la maggior parte dei ricordi di liberazione. Da Primo Levi a Isabella Leitner, a innumerevoli altri individui meno conosciuti, i sopravvissuti condividono la stessa ambivalenza di emozioni: stanchezza, incredulità, euforia, speranza, cordoglio, senso di colpa, vergogna, ansia… La liberazione rappresenta contemporaneamente i primi sforzi di razionalizzazione e il costante rifiuto di farlo. Questa conferenza esamina i tentativi cinematografici di catturare, risanare e negoziare questo cruciale e contraddittorio momento della storia dell’Olocausto, affermando che il cinema sull’Olocausto ha quasi lottato per riconoscere i retaggi della perdita e della liberazione che accompagnano i sopravvissuti all’Olocausto.

Giacomo Lichtner è professore associato di “Storia e Cinema” alla Victoria University of Wellington, in Nuova Zelanda. Lichtner è consulente storico e membro del comitato d’amministrazione dello Holocaust centre of New Zealand, e detiene il ruolo di direttore associato della rivista Modern Italy, edita dalla Cambridge University Press. La sua ricerca si concentra sulla politica della memoria e sulla rappresentazione della Seconda Guerra Mondiale nel cinema. È autore di Film and the Shoah in France and Italy (2008, 2015) e Fascism in Italian Cinema Since 1945: The Politics and Aesthetics of Memory (2013). Il suo ultimo progetto è un’investigazione storica delle strategie cinematografiche per rappresentare l’irrappresentabile, The Search for Meaning in Holocaust Cinema, di prossima pubblicazione per i tipi della Bloomsbury.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Montréal
  • In collaborazione con: Department of Languages, Literatures, and Cultures