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Rencontres, conflits, échanges: l’espace méditerranéen au Moyen Âge – Andrea Tondi, “Essere esiliati de la la mar: la crociata come punizione”.

L’Istituto Italiano di Cultura di Montréal e il Centre d’études médiévales dell’Université de Montréal, sono lieti di presentare, nell’ambito del Convegno Internazionale “Rencontres, conflits, échanges: l’espace méditerranéen au Moyen Âge” (Montréal, Université de Montréal, 23-24 marzo 2018), la conferenza di Andrea TondiEssere esiliati de la la mar: la crociata come punizione”.

Venerdì 23 Marzo 2018, 15:15 – Entrata libera
Université de Montréal
Carrefour des Arts et des Sciences – salle C 3061
Pavillon Lionel-Groulx
Conferenza in lingua francese

Le crociate dell’Occidente cristiano contro l’Oriente musulmano per la conquista di Gerusalemme sono state un fenomeno ricco di sfumature. I motivi per cui il papato ha invitato alla guerra nell’Outremer sono stati indagati a lungo da parte della critica letteraria: il desiderio di una fede sincera, il bisogno di azione militare e di terre, le necessità commerciali. A tutto ciò va aggiunta un’altra ragione per essere mandati de la la mar contro gli infedeli: la punizione per i peccati commessi in precedenza. La conferenza verte sull’analisi di questo castigo peculiare, comparando le fonti per mostrare le sue caratteristiche: ad esempio un documento, redatto nel 1179, che contiene l’abiura di Petrus Maurandus, accusato di catarismo e condannato all’esilio in Terra Santa; alcune cronache, realizzate dai frati predicatori, che menzionano questa punizione come possibile per ogni categoria sociale; il tratto di Meaux-Paris, che decretò che il conte Raimondo VII doveva essere esiliato a Rodi. L’abitudine all’allontanamento oltremarino si allargò anche ai nobili ribelli del periodo 1240-1245: Ugo di Lusignano e Raimondo Ruggero II di Trencavel. In conclusione, si rivelerà come il Mediterraneo non era solo un luogo di incontro e scambio, ma anche uno spazio di isolamento e prigione per gli avversari.

Andrea Tondi è un dottorando in Filologia romanza all’Università di Siena e all’École Pratique des Hautes Études. Il suo progetto di ricerca riguarda la mise ne prose della Chanson de la croisade albigeoise in antico occitano, di cui egli si occupa di approntare un testo critico e uno studio linguistico completo. Egli si è occupato anche della letteratura di materia arturiana in antico francese e dell’antico galego. Ha collaborato con il Centro di Studi Galeghi dell’Università di Padova. Partecipa attivamente a vari programmi internazionali per le digital humanities.

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Montréal
  • In collaborazione con: Centre d’études médiévales dell’Université de Mont