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“L’italiano è un posto dove ci piove dentro”. Conversazioni sulla lingua e sui dialetti: Dialetti o lingue d’Italia?, conferenza di Fiorenzo Toso, Università degli Studi di Sassari (#IICMONTREALWEBINARSERIES)

L’Istituto Italiano di Cultura e il Department of Classics, Modern Languages and Linguistics di Concordia University, nell’ambito della serie di conferenze intitolata “L’italiano è un posto dove ci piove dentro”. Conversazioni sulla lingua e sui dialetti, sono lieti di presentare la conferenza di Fiorenzo Toso (Università degli Studi di Sassari) intitolata Dialetti o lingue d’Italia?. Francesco D’Arelli, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, e Dario Brancato, professore di Concordia University, presentano i temi della conferenza e moderano il dibattito.

Lunedì, 9 novembre 2020, 14:00 (Montréal), 20:00 (Roma)

Registrazione obbligatoria

La conferenza tratterà del rapporto storico tra la lingua italiana standard e le altre diverse varietà tradizionalmente parlate in Italia: i “dialetti italiani”, che non vanno considerati come “dialetti (ossia varietà) dell’italiano”, costituendo in vari modi e secondo diverse articolazioni dei patrimoni linguistici autonomi e originali nelle diverse regioni. I dialetti, insieme alle lingue delle alloglossie (varietà ulteriormente differenziate rispetto all’italiano, parlate dalle minoranze linguistiche riconosciute come tali) si integrano nel “repertorio linguistico” del paese, risultando portatori spesso di importanti tradizioni culturali e letterarie, anche in virtù del fatto che il rapporto di subordine con la lingua nazionale non è affatto innato, ma è il risultato di processi storico-sociali di lunga durata. La riflessione su questi temi comporterà anche alcune osservazioni sulla fortuna e la realtà attuale di alcune delle “lingue d’Italia” all’estero.

Fiorenzo Toso vive tra la Liguria, dove risiede, e la Sardegna, dove è professore ordinario di Linguistica all’Università degli Studi di Sassari. Dialettologo, è specialista dell’area linguistica ligure, alla quale ha dedicato numerosi studi, con riferimento in particolare al contatto linguistico tra genovese e altri idiomi e alle varietà d’oltremare, alla storia linguistica e letteraria e a vari temi relativi al lessico: tra gli altri Il tabarchino. Strutture, evoluzione storica, aspetti sociolinguistici, Milano, Franco Angeli, 2004; Linguistica di aree laterali ed estreme. Contatto, interferenza, colonie linguistiche e «isole» culturali nel Mediterraneo occidentale, Recco, Le Mani, 2008; La letteratura ligure in genovese e nei dialetti locali. Profilo storico e antologia, Recco, Le Mani, 2009. In lingua genovese è autore di due volumi di poesia, narrativa e traduzioni in e dall’italiano, dallo spagnolo, dal francese e da altre lingue. Si occupa anche di minoranze linguistiche in Italia e in Europa, con riferimento agli aspetti sociolinguistici e glottopolitici e alle tradizioni letterarie (Le minoranze linguistiche in Italia, Bologna, Il Mulino, 2008), di etimologia italiana e di metalinguaggio della linguistica. Libero docente di Filologia Italiana, collaboratore tra l’altro del Lessico Etimologico Italiano fondato da M. Pfister e dell’Atlante Linguistico del Mediterraneo e della Enciclopedia dell’italiano diretta da R. Simone (2010), dirige il progetto del Dizionario Etimologico Storico Genovese e Ligure.

Dario Brancato è Professore Associato di Letteratura Italiana alla Concordia University di Montreal. È un esperto di letteratura e cultura del Rinascimento fiorentino, di ricezione dei Classici (in particolare Boezio ed Aristotele) nel Medioevo e Rinascimento, e di linguistica e dialettologia italiana. Ha in attivo numerose pubblicazioni – articoli e una monografia (Il Boezio di Benedetto Varchi. Edizione critica del volgarizzamento della Consolatio Philosophiae (1551), Olschki, 2018) – e collabora con vari centri di ricerca in Europa e America del Nord. Nel 2014-15 ha ricevuto una prestigiosa borsa presso Villa I Tatti a Firenze (Harvard University).

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Montréal
  • In collaborazione con: Department of Classics, Modern Languages and Lingu
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