Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

“L’arte sotto il cielo” di Tellas: mondo naturale, meditazione e pittura (IIC MONTREAL WEBINAR SERIES)

L’Istituto Italiano di Cultura di Montréal, nell’ambito della serie di Webinar dedicata all’arte urbana contemporanea e intitolata “L’arte sotto il cielo”, è lieto di presentare l’esperienza artistica di Tellas, autore, fra altro, nel 2019 anche di un incantevole murales a Montréal, divenuta narrazione di un film-documentario di Luigi Capasso. Alla presentazione e al dibattito, offerti con un Webinar, partecipano lo stesso artista Tellas, il regista Luigi Capasso, Francesco D’Arelli, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Montréal, e il pubblico registrato.

Martedì, 7 luglio 2020, 2:30 pm EST (20:30, Roma)

Registrazione obbligatoria

L’arte urbana contemporanea è un’espressione vivissima delle nuove generazioni di artisti italiani. Quest’arte nutre anche un’aspirazione alla libertà creativa dei giovani, che sfugge al mercato e agli utili prodotti da tutta l’arte contemporanea non musealizzata e appannaggio esclusivo di collezionisti, galleristi e critici d’arte. Quest’arte, inoltre, restituisce all’opera artistica il senso originario del suo essere nel mondo: vivere gli spazi della vita quotidiana – siano piazze, palazzi, luoghi di culto… L’arte di strada in definitiva vive la propria vita tra le vite comuni di tutti i giorni, perché è lì sul muro, uno spazio che non ha bisogno d’essere aperto o chiuso al pubblico, protetto, ma come altro anche alla mercé delle ingiurie del tempo.

Fabio Schirru, in arte Tellas (Cagliari, 1985), nasce e cresce nelle aspre terre sarde, i luoghi familiari da cui la sua ricerca artistica ha inizio. Le sue opere sono una visione personale e intima degli elementi del paesaggio naturale in cui si trova, un processo meditativo e pittorico che rielabora di volta in volta lo spazio circostante, le forme e le specie che lo definiscono. Le modalità tramite cui esprime il proprio stile sono le più differenti: esplora soprattutto disegno, pittura, installazioni, stampa, produzione audio-video, a conferma della sua volontà di sperimentare e sviluppare linguaggi difffferenti. Innumerevoli sono le mostre e i festival internazionali a cui partecipa. Significativa è ad esempio la sua presenza a La Tour Paris Project nel 2013, considerato uno dei progetti di arte contemporanea più innovativi al mondo. L’anno successivo è fra i 70 partecipanti internazionali di Artmossphere, la prima Biennale di Street Art tenutasi a Mosca. Nel 2015 “The Urban Contemporary Art Guide”, guida pubblicata dalla Graffiti Art Magazine, lo annovera fra i 100 migliori artisti emergenti a livello globale di quell’anno. A Cagliari, città capitale della cultura italiana di allora, completa un’opera pubblica di grandi dimensioni, mentre a Roma partecipa a “Here, now”, sesta edizione dell’Outdoor Festival, e alla mostra personale “Clima Estremo” presso la Wunderkammern Gallery. Nel 2016 compie importanti interventi pubblici in Spagna, Finlandia e Australia, rispettivamente a Madrid, Helsinki, Albany e Perth. In Australia è presente anche l’anno successivo con l’opera “The Barrier”, realizzata a Townsville, nel Queensland. Questo lavoro sarà poi fonte d’ispirazione per la mostra “Tropico”, inaugurata a fine 2017 alla Magma Gallery di Bologna. Di rilievo sono anche le collaborazioni con importanti marchi di moda italiani, come Ferragamo e Marni. Con quest’ultimo, realizzerà in più occasioni progetti come “A grande terra do Sertão”, un documentario presentato in occasione della 56a Biennale di Venezia. Oltre a Palermo, Roma e altre città italiane, gli ultimi lavori si possono trovare ad Atlanta (USA), Klaipeda (Lithuania), Delhi (India), Montreal (Canada) e Kaohsiung (Taiwan).

Luigi Capasso è un regista italiano. Si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Napoli con una laurea in pittura e una specialistica in arte pubblica. Le sue opere sono una messa in scena dove spazio, luce e azione si fondono armoniosamente per comunicare storie e visioni della realtà attuale. Nel 2013 si trasferisce a Montréal con la sua compagna Sara. Il suo primo cortometraggio, Distance, è stato selezionato in vari festival in Europa e in America del Nord come il Festival International du Film sur l’Art (FIFA) de Montréal e il Food Film Festival à New York. Distance ha anche vinto il premio per miglior cortometraggio al Devour film festival a Wolfville, in Nuova Scozia.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Montréal