L’Istituto Italiano di Cultura e il Centre d’études médiévales de l’Université de Montréal, nell’ambito del programma di conferenze (17 settembre 2018-10 dicembre 2019) sul tema “Francesco e al-Malik, 800 anni dopo. L’incontro tra Francesco d’Assisi e il sultano al-Malik al-Kamil (1219)”, sono lieti di presentare la conferenza della Prof.ssa Giuseppina Brunetti intitolata “Incontri e dialoghi: Federico II, Francesco e l’Oriente”.
Martedì 8 ottobre 2019, 18.00
Istituto Italiano di Cultura
1200, Av. du Dr. Penfield
Montréal (QC), QC H3A 1A9
Conferenza in lingua italiana
L’incontro tra Francesco d’Assisi e il sultano d’Egitto è avvenuto otto secoli fa, nel 1219. Più che celebrare un centenario, il ciclo di conferenze, ideato dall’Istituto Italiano di Cultura e dal Centre d’études médiévales dell’Université de Montréal, che riunisce studiosi di varie discipline, tutti di alto profilo e di fama internazionale, vuole avvicinare il pubblico al senso di questo evento straordinario per i contemporanei e per i posteri. Federico II di Svevia e Francesco d’Assisi sono perfettamente contemporanei: entrambi tengono a battesimo la nascita della letteratura italiana, entrambi si confrontano con l’Oriente, ma in luogo di andare crociati scelgono il dialogo e l’incontro. Di fronte alle diversità privilegiano la cultura e lo sguardo, la parola invece della spada.
Giuseppina Brunetti, filologa romanza formatasi all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, è nota per le sue scoperte di antichi testi italiani, con particolare riferimento alla Scuola poetica siciliana, e per la riflessione teorica e le cure editoriali dedicate agli autografi medievali di area romanza (Autografi francesi medievali, Roma, Viella, 2014). È Direttore del “CESBI-Centro di Studi su Benvenuto da Imola” e della Collana “Filologicamente. Testi e studi romanzi”. È Socio ordinario del Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna. Impegnata in progetti di ricerca nazionali e internazionali, è autrice di numerose pubblicazioni; ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti da prestigiosi centri e “Dotation Intérnational J.M. Herman/ International Herman’s Grant” e, per le sue scoperte di antichi testi italiani, ha ricevuto il Premio dell’Akademie deutsch-italienischer Studien.
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