L’Istituto Italiano di Cultura di Montréal è lieto di presentare l’ultima opera di Demetrio Paolin, Anatomia di un profeta (Roma, Voland, 2020), dove si narra una storia con una lacuna, che permette all’autore di “continuare a immaginare. L’assenza è qualcosa che le parole possono colmare, è in quello spazio mancante che si annida la verità”. Alla presentazione intervengono l’autore, Demetrio Paolin, l’antropologo Vito Teti, professore ordinario all’Università della Calabria, e Francesco D’Arelli,Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Montréal.
Mercoledì, 28 ottobre 2020, 4:00 pm EST (21:00, Roma)
Anatomia di un profeta nasce come il tentativo ultimo di raccontare un fatto inspiegabile, il suicidio di un undicenne, e di rispondere alla domanda: “Da dove viene la salvezza?”, e lo fa usando una struttura narrativa ibrida, che innesta romanzo, poema, saggio, prassi filologica proprio per dare il segno alla complessità della vita che mai si presenta sotto un’unica forma. Le vicende del bambino suicida, di Demetrio si innestano con quelle antiche del profeta Geremia, il profeta della salvezza attraverso la morte e la distruzione.
Demetrio Paolin, nato a Canelli, vive a Torino. Collabora con il Corriere della sera. Ha scritto alcuni saggi e romanzi. Con Conforme alla gloria (Roma, Voland, 2016) è stato tra i 12 finalisti al premio Strega 2016. Anatomia di un profeta (Roma, Voland, 2020) è il suo ultimo romanzo.