L’Istituto Italiano di Cultura di Montréal, in collaborazione con il museo Pointe-à-Callière, è lieto di presentare la conferenza di Pierfrancesco Callieri, professore di Archeologia dell’Iran preislamico presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Alma Mater Studiorum Bologna
Lunedi 26 Giugno 2017, ore 18:30
Museo Pointe-à-Callière
Entrata gratuita
La Missione Archeologica congiunta italo-iraniana attiva nella regione del Fars (Iran meridionale) sotto la direzione di Alireza Askari Chaverdi (Università di Shiraz) e Pierfrancesco Callieri (Università di Bologna) conduce dal 2008 un programma di ricerca sui contesti urbani e rurali del grande complesso architettonico della dinastia persiana achemenide (VI-IV secolo aC.), conosciuto con il nome greco di Persepolis. Il progetto italo-iraniano, denominato “Dal Palazzo alla città“, si caratterizza per il suo approccio multidisciplinare e i suoi scavi stratigrafici hanno seguito i risultati delle indagini geofisiche condotte da una missione franco-iraniana.
Nel 2011, le attività si sono sviluppate a Bagh-e Firuzi, circa 3,5 km a ovest dalla terrazza di Persepoli, presso la piccola collina chiamata Tol-e Ajori, portando alla scoperta di un edificio abbastanza unico, “il cumulo di mattoni” a causa del gran numero di frammenti di mattoni presenti sulla sua superficie. Gli scavi hanno permesso una graduale comprensione della natura e della funzione di questo edificio, interpretandolo come un cancello monumentale costruito secondo una tradizione mesopotamica ed elamita, in mattoni di fango cotti e mattoni crudi, con una superficie esterna decorata con mattoni smaltati.
La decorazione si sviluppa su mattoni neutri (monocromatico o recanti motivi geometrici e floreali), e su mattoni con rilievo che costituivano, inizialmente, pannelli raffiguranti animali fantastici, come il toro o il drago-serpente Mesopotamian mushkhushshu; fino ad ora mai osservati nell’arte achemenide. La pianta dell’edificio è stata identificata come una copia della Porta di Ishtar di Babilonia. I motivi decorativi e figurativi ripetono con fedeltà quelli di Babilonia, oggi visibili presso il Pergamon Museum di Berlino. I frammenti di iscrizioni cuneiformi in elamitico e babilonese hanno dei tratti più antichi delle iscrizioni achemenidi conosciute e, con gli elementi topografici, architettonici, tecnici ed iconografici, suggeriscono una datazione precedente alla costruzione della Terrazza Imperiale di Persepoli ad opera di Dario I. Tol-e Ajori è dunque una testimonianza eccezionale di un progetto monumentale proto-achemenide nel luogo in cui Dario I costruì, a partire dal 518 a.C. Persepoli.
Pierfrancesco Callieri è professore di archeologia dell’antico Iran presso l’Università di Bologna. I suoi studi sono rivolti all’archeologia dell’Iran e dell’Asia centrale pre-islamica, dal periodo achemenide al periodo sasanide, in particolare al dialogo tra l’ellenismo e le culture dei mondi indo-iranici. Ha concentrato la sua ricerca su due aree geografiche: da un lato il nord-ovest del subcontinente tra India e Pakistan, e dall’altro lato il Fars (sud dell’Iran). Dal 2005 è direttore italiano della Mission Archéologique Conjointe Irano-Italienne che ha lavorato nel Fars sui siti di Tang-e Bolaghi, di Pasargadae (Tol-e Takht) e di Persepoli (Persepoli ovest e Tol-e Ajori ), dove, ancora oggi gli scavi continuano. Dal 2015 è presidente della Societas Europaea Iranologica. Nel 2017 ha ricevuto in Iran il “8th Farabi International Award” per gli Studi Iranici.
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