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Zomia 2.0: Le città casinò e l’effetto “China ” nel Myanmar e in Laos – Conferenza a cura di Alessandro Rippa – Ricercatore post-dottorato all’Università Louis-et-Maximilien di Monaco di Baviera (LMU)

L’Université du Québec à Montréal – Département de sciences des religions, l’Istituto Italiano di Cultura di Montreal e il Centre d’études et de recherche sur l’Inde, l’Asie du Sud et sa diaspora (CERIAS) presentano la conferenza: Zomia 2.0: Zomia 2.0: Le città casinò e l’effetto “China ” nel Myanmar e in Laos a cura di Alessandro Rippa, Ricercatore post-dottorato all’Università Louis-et-Maximilien di Monaco di Baviera (LMU).

Giovedi 16 marzo 2017, 17:30 – 19:00
Université du Québec à Montréal
Département de sciences des religions
Pavillon Thérèse-Casgrain (W), local W-3235
455, boul. René-Lévesque Est, H2L 4Y2

La conferenza sarà in lingua inglese

Dagli anni novanta, diverse “zone speciali” hanno iniziato a comparire lungo il confine cinese con il Myanmar e il Laos. Spesso descritte come enclavi fuorilegge del vizio , del gioco d’azzardo, e del contrabbando, lo studio di queste zone si è concentrato principalmente sull’eccezionalità di questi luoghi e la loro ambigua forma di governo (Ong 2000). Tuttavia, come spiega Nyíri (2012), più che sfuggire al controllo dello stato, queste speciali zone coinvolgono lo stato attraverso investimenti, infrastrutture e accordi con funzionari del governo, analogamente al “ceasefire capitalism“, logica illustrata da Woods (2011). Queste aree politicamente e geograficamente remote sono, in altre parole, strettamente legate a politiche nazionali e interessi finanziari globali. L’articolo sostiene che è proprio attraverso tali presenze ambigue dello stato, che questi spazi riescono a mantenere un particolare livello di autonomia. Ciò accade ad esempio, imitando pratiche e forme estetiche statali, o quello che Nyíri chiama “Armamentario” dello stato Cinese. Passando dal famoso testo di Scott’s (2011) sulle comunità degli altipiani del Sudest Asiatico, ho chiamato questo studio Zomia 2.0 : un tentativo moderno e neoliberale di tenere lo stato lontano, ai margini del più grande potere asiatico. Inoltre, Zomia 2.0 si riferisce al fatto che oggi, sebbene nei remoti altopiani asiatici, sia possibile evadere dallo stato, è diventato impossibile evitare la crescente influenza della Cina. La seconda argomentazione, inoltre, consiste nel fatto che queste speciali aree non sono semplicemente un tentativo di sottrarsi allo stato, ma piuttosto un modo di venire a patti con la presenza cinese nel migliori termini possibili. Un “Effetto Cina” piuttosto che un “Effetto stato“.

Alessandro Rippa ha conseguito un dottorato in Antropologia Sociale all’Università di Aberdeen con tesi sull’autostrada di Karakoram e i rapporti transfrontalieri tra Cina e Pakistan. Sta attualmente svolgendo un Postdottorato alla LMU di Monaco, come parte del progetto finanziato dal CER “Remoteness and Connectivity: Highland Asia in the World” (www.highlandasia.net), dove studia lo sviluppo infrastrutturale, il commercio e gli scambi transfrontalieri lungo i confini di Cina-Myanmar e Cina-Laos.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Montréal - Consol
  • In collaborazione con: Université du Québec à Montréal - Département de s