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“Vita e identità del migrare: immagini italiane nel cinema di ieri e di oggi”. Colloquio a più voci

In occasione della “XVII Settimana della lingua Italiana nel mondo”, dedicata al tema “L’italiano al cinema, l’italiano nel cinema” e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’Istituto, in collaborazione con il Department Languages, Literatures and Cultures di McGill University e l’École des médias dell’Université du Québec à Montréal, è lieto di presentare il colloquio a più voci sul tema “Vita e identità del migrare: immagini italiane nel cinema di ieri e di oggi”. Intervengono: Francesco D’Arelli, Anita Aloisio, Paul Tana, Eugenio Bolongaro, Giovanni Princigalli, Roberto Zorfini, Andrea Paolella, Guglielmo D’Onofrio, Alessandro Chetta e Francesco Palmieri.

Giovedì 19 ottobre 2017, ore 18:00
Istituto Italiano di Cultura di Montreal
1200 Av. du Dr Penfield
Interventi e proiezioni in lingua italiana

L’Istituto diventa una bottega d’idee, un laboratorio di creatività cinematografica, dove si presenta il progetto “Caffè Italia”, ideato con McGill University (Department Languages, Literatures and Cultures) e l’Université du Québec à Montréal (École des médias), ispirandosi proprio all’opera (1985) omonima del noto regista italocanadese Paul Tana, docente di “Media e Cinema” all’Università du Québec a Montréal (UQaM). Come “Caffè Italia, che racconta con realismo la storia degli Italiani a Montréal, una comunità attiva sin dalla fine del XIX secolo, così tre giovani italiani di recente residenza canadese, Giovanni Princigalli e Roberto Zorfini, entrambi registi, e Andrea Paolella, fotografo, racconteranno con le loro immagini il capitolo odierno dell’emigrazione italiana in Canada. La voce giovane invece dei registi italocanadesi sarà quella di Anita Aloisio, che con un breve documento video, ideato per l’occasione, presenterà diverse testimonianze di alcune figure storiche del cinema in Canada, tutte concordi sulla necessità di inaugurare una serie d’incontri dedicata alla riflessione sulla “vita e l’identità del migrare”, in cui l’idea e la condizione del migrare in sé aspirano a superare i limiti angusti e conflittuali dell’epoca attuale.

Al Colloquio intervengono:

Francesco D’Arelli, Introduzione e presentazione del Colloquio

Anita Aloisio, Voci italiane del cinema a Montreal. Testimonianze e prospettive future, proiezione video e presentazione

Paul Tana ed Eugenio Bolongaro, Sul progetto “Caffè Italia”. Italiani di ieri e di oggi a Montréal e nel Canada, conferenza

Giovanni Princigalli, La nuova ondata. Gli ultimi Italiani, proiezione video e presentazione

Roberto Zorfini, Il tempo di un caffè, proiezione video e presentazione

Andrea Paolella e Guglielmo D’Onofrio, Vita religiosa a Montréal e dintorini. Italiani di chiese e di processioni, proiezione immagini e presentazione

Alessandro Chetta, Casa Surace. Italiano, parlate e costumi dei fuorisede, proiezione video e commento

Francesco Palmieri, Dialetto napoletano fra cinema e poesia: la “Passione” di John Turturro, conferenza

Anita Aloisio, regista italocanadese, è autrice di film documentari. Il suo primo film “Straniera come donna” (A woman, a stranger, 2002) è stato coprodotto con il Ministero dell’Immigrazione del Québec, mentre il film “Les enfants de la loi 101” (Growing up with Bill 101, 2007) ha generato accese discussioni e tuttora resta un’opera assai controversa. Nel 2016 ha conseguito il master in Communication and Media Studies alla Concordia University di Montréal ed è attualmente impegnata nella produzione di due progetti: “Basilicata Secrets” e “Le Québec de Calliari”.

Paul Tana, nato ad Ancona in Italia nel 1947, è giunto con la famiglia nel Québec nel 1958. Ha studiato all’Université de Montréal e insegna all’École des Médias dell’Université du Québec à Montréal. Ha cominciato la sua carriera cinematografica nel corso degli anni ’70 con la cooperativa di produzione ACPAV, realizzando una lunga serie di cortometraggi e films memorabili, tra cui si ricordino soprattutto Les Grand enfants (1980), Caffè Italia (1985), La Sarrasine (1992) e La Déroute (1998).

Eugenio Bolongaro, professore di Italian Studies alla McGill University, è attualmente Direttore del Dipartment of Languages, Literatures, and Cultures. La letteratura italiana e il cinema – dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ai tempi nostri – sono gli ambiti principali della sua attività di studio e di ricerca, arrichita da un’ampia produzione scientifica.

Giovanni Princigalli, laureatosi in Scienze Politiche in Italia e in Cinema all’Université de Montréal, si è formato come regista di documentari a Parigi e in Italia. Oltre a “Les fleur à la fenêtre” (2010), ha realizzato due documentari “Japiga gagì” (2003) e “Ho fatto il mio coraggio” (2009), proiettato all’interno di numerosi festival in tutto il mondo. Ha insegnato Cinema italiano a McGill University e tiene un corso di sceneggiatura all’Université de Montréal. Italiano residente a Montréal dal 2003, etnografo e cineasta , ha realizzato diversi documentari presentati in Africa, Cuba, America del Sud, ecc., vincendo numerosi premi.

Roberto Zorfini, è un regista italiano, trasferitosi a Montréal nel 2010. Si è diplomato nel 1995 all’Istituto per la Cinematografia e Televisione Roberto Rossellini a Roma. Conta più di 20 anni d’esperienza nell’ambito dei progetti video e ha lavorato per quasi un decennio con la televisione italiana RAI. Nel 2013, il suo cortometraggio “Imperfetto Equilibrio” ha ottenuto un premio speciale all’Italian Contemporary Film Festival (Toronto). In Canada ha realizzato spot pubblicitari per diverse aziende e ha lavorato come direttore creativo per Panoramitalia. Dopo aver lavorato come autore per RAI World, ha vinto il primo premio nel 2014 al 48 Hour Film Project di Ottawa con il cortometraggio “Alice”.

Andrea Paolella, nel 2008 si è laureato in chimica all’Università di Bologna e nel 2013 ha conseguito il dottorato in nanoscienze all’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Dopo un postdottorato alla McGill University (Montreal), è ricercatore per lo sviluppo di nuovi materiali nel dipartimento di Stoccaggio e Conversione di Energia presso l’Institute Recherche Energie Quebec (IREQ) di HydroQuebec. Come fotografo ha pubblicato vari volumi, fra cui in particolare: La strage dei trent’anni (Associazione 2 Agosto 1980, Clueb 2010), L’Emiliano Postmoderno. In viaggio con P.V. Tondelli (PostCart 2013).

Alessandro Chetta, giornalista e filmaker. Lavora come redattore all’edizione di Napoli del Corriere della Sera (Corriere del Mezzogiorno) ed è autore di diversi documentari e short movie, selezionati e premiati nei festivals italiani. In campo letterario firma, nel 2012, il saggio Il diavolo veste mafia (Malitalia), e come co-autore Novantadue. L’anno che cambiò l’Italia (Castelvecchi) e Ammazzateci tutti (Aliberti).

Francesco Palmieri, è nato a Napoli e vive a Roma. Giornalista professionista dal 1988, è stato cronista di “nera” al Giornale di Napoli e a Paese Sera. Nel 1987 gli è stato assegnato Il Premiolino. Attualmente è vice caporedattore all’Agi (Agenzia Giornalistica Italia) con la supervisione dei progetti internazionali. Ha pubblicato diversi libri di saggistica e di narrativa tra cui Sole, Luna e Talia. Magia e misteri a Napoli (1984); Vite pericolose. Uomini e fantasmi delle arti marziali (2009); e con Mondadori Il libro napoletano dei morti (2012); La camorrista (2013) e da ultimo Piccolo drago. La vita di Bruce Lee (2017). Suoi racconti sono stati pubblicati dalla rivista Nuovi Argomenti.

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