L’Istituto Italiano di Cultura di Montréal, con il supporto del Dipartimento di Antropologia dell’Università di Montréal, presenta la proiezione del film-documentario “Dove vanno le nuvole”, realizzato dal regista italiano Massimo Ferrari.
Il film documentario ‘Dove vanno le nuvole’ (2016) di Massimo Ferrari narra alcune storie italiane di accoglienza, da Treviso a Riace, passando per Padova e Bologna. È una vivida testimonianza di come l’Italia e gli Italiani ancora una volta mostrano al mondo la via per superare i conflitti e le contrapposizioni, seguendo dopotutto la stessa humanitas che da sempre distingue il corso della sua civiltà.
Giovedi 2 Novembre ore 18:00
Université de Montréal
Carrefour des Arts des Sciences, C-1017-02
Pavillion Lionel Groulx
3150, Rue Jean Brilliant
Entrata Gratuita
Il film-documentario (75min.) è in italiano con sottotitoli in francese
Trailer
INTRODUCONO:
Guy Lanoue / Direttore del Dipartimento di Antropologia, Università di Montréal
Mariella Pandolfi / Professore ordinario, Dipartimento di Antropologia, Università di Montréal
Simona Bealcovschi / LAV Laboratorio di Antropologia Visuale
INTERVENGONO:
Massimo Ferrari / Regista
Antonio Calò / Professore di Filosofia, Liceo Classico Antonio Canova, Treviso
Marisa Albanese / Artista
Francesco D’Arelli / Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Montréal
A Padova ci sono Case a Colori in cui turismo sociale ed accoglienza fanno parte di un unico progetto: turisti, migranti e persone in emergenza abitativa coesistono e convivono. Maurizio Trabuio, dopo anni di esperienza nel sociale e nell’accoglienza, è l’ideatore di queste strutture ibride in cui gli ospiti vengono coinvolti e responsabilizzati. I rifugiati ospiti di Casa a Colori aiutano a ricostruire dopo un uragano a Dolo e Mira.
Massimo Ferrari nato a Roma il 27-02-1976. Laureato a La Sapienza di Roma in Scienze delle Comunicazioni. Firma come autore e regista numerosi documentari sui miti del cinema italiano per Sky Cinema: da Roberto Benigni a Sophia Loren, da Totò a Manfredi, passando per Germi, Dino Risi, Tognazzi e Alberto Sordi.
Antonio Calò è un insegnante di storia e filosofia nel Liceo Classico di Treviso. Ha voluto fortemente approfondire in famiglia il tema dell’accoglienza direttamente nella realtà della sua casa, accogliendo alcuni migranti. Il suo esempio di inclusione gli è valso l’onorificenza dall’Ordine del Merito della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella con la seguente motivazione: “Per l’esempio di civiltà e umanità che ha fornito aprendo la sua casa a sei giovani profughiˮ.
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