L’Istituto Italiano di Cultura di Montréal e il Centre de design de l’UQAM vi invitano alla proiezione del film documentario “Storia di Piero. Un designer fra due mondi” realizzato da Alessandro Colizzi e prodotto da Paul Tana.
Mercoledi 19 Settembre – 18:30
Centre de design de l’UQAM
1440, rue Sanguinet – Montréal
Entrata gratuita
Il presente documentario ripercorre la vita e le opere del designer italiano Piero Ottinetti (1927-2018), dal periodo vissuto a Milano a quello vissuto a Chicago. Negli anni 50 e 60 egli è stato un celebre designer appartenente alla “scuola” milanese. Piero Ottinetti ha avuto clienti di spessore, quali Montecatini, Pirelli, Philips, Salmoiraghi, OM, Busnelli, Ceramiche Marazzi, Lebole, Cotonificio Cantoni. Di origini piemontesi, nel dopoguerra Piero Ottinetti si reca in un primo momento a Roma, studiando all’Accademia delle Belle Arti di San Luca, per poi spostarsi a Milano, dove scopre l’arte del design al Convitto Rinascita, una scuola professionale per ex combattenti. La sua carriera ha inizio come assistente di Remo Muratore e poi, dopo un periodo a La Rinascente, lavora con Max Huber. Nel 1954 apre uno studio a suo nome, mentre i primi riconoscimenti arriveranno grazie alla sua longeva collaborazione con Montecatini e Pirelli nella creazione di pubblicità, manifesti, cataloghi e stampe, e installazioni per il Foro di Milano. Spinto dalla grave crisi economica e dalla crisi politica abbattutesi sul paese alla fine degli anni ’60, Ottinetti parte alla volta degli Stati Uniti e nel 1971 si trasferisce a Chicago. Dopo un’esperienza come free lance, Pietro Ottinetti si unisce alla compagnia assicurativa Kemper in qualità di direttore artistico, risollevando e curando l’identità visuale dell’azienda. Negli anni 80 va in pensione per dedicarsi alla pittura.
Nonostante la sua personalità di spicco, in seguito alla sua emigrazione in America il nome di Ottinetti viene depennato, lasciando spazio alle ricostruzioni storiche susseguenti. Dopo la scoperta fortuita della personalità di Ottinetti, l’autore lo incontrerà e lo intervisterà a più riprese. sin dal suo inizio, l’incontro ha preso la forma di una complessa indagine fondata sulle metodologie tipiche della storia orale. Il format del documentario, privilegiando la dimensione personale della narrativa, dà la possibilità di formulare un commento critico e di analizzare sia il contesto italiano che quello americano, nei quali è avvenuta l’evoluzione di Ottinetti. Inoltre, grazie alla sua testimonianza, è possibile stilare un resoconto incensurato della realtà quotidiana tipica del design milanese. Più che elencare nozioni astratte di talento e merito, la ricostruzione della sua carriera tramite le interviste evidenzia in primis l’importanza che i fattori personali e sociali hanno avuto nella creazione del suo percorso come designer.
Alessandro Colizzi è Professore di storia del design grafico, tipografia e disegno di caratteri all’École de design dell’UQAM di Montreal. Egli ha ottenuto un dottorato all’Università di Leiden, un master in Type Design presso l’Académie Royales des Beaux Arts di La Haye, un post-diploma all’Atelier National de Recherche Typographique e un master in letteratura inglese al La Sapienza di Roma. I suoi studi vertono sulla storia del design grafico, la tipografia e il design dell’informazione. Alessandro Colizzi pubblica regolarmente in riviste accademiche e professionali, traduce dall’inglese, dall’olandese e dal francese. Egli vanta una lunga carriera in qualità di progettista e di direttore artistico con specializzazione in tipografia ed è membro dell’Association Typographique Internationale (ATypl), dell’International Society of Typographic Designers (ISTD) della Design Research Society (DRS), dell’AIAP (Association Italienne des designers graphiques) e dell’A/I/S Design (Association Italienne des Historiens du Design).