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Giornate del Contemporaneo-Italian Contemporary Art: “Antonio Ligabue e le oscillazioni del gusto”, conferenza di Alessandro Giardino (Saint Lawrence University, Canton, NY, USA)

In occasione delle Giornate del Contemporaneo-Italian Contemporary Art (5-11 dicembre 2020), promosse dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività culturale e per il Turismo (MiBACT) e l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI), l’Istituto Italiano di Cultura di Montréal è lieto di presentare la conferenza di Alessandro Giardino, “Antonio Ligabue e le oscillazioni del gusto”.

Lunedì, 7 dicembre, 17:00 EST (23:00, Roma)

Registrazione obbligatoria

Grande protagonista dell’arte del Novecento, Antonio Ligabue opera al di fuori degli schemi artistici della propria epoca, a causa della malattia mentale e di una situazione di marginalità aggravata dall’esilio in Italia, paese che sentirà sempre straniero. Laddove i suoi dipinti vengono normalmente associati al movimento naïf sorto in Francia sul finire dell’Ottocento, e ripreso da artisti italiani in una sua variante primitivista e strapaesana, l’arte di Ligabue è difficilmente riconducibile alla vena nostalgica e reazionaria di tali manifestazioni artistiche. Piuttosto, la sua arte va interpretata come una forma di regressione psichica tramutatasi in stile dietro la spinta della critica e del mercato.

In questo webinar, il Prof. Alessandro Giardino, si concentrerà su tre aspetti dell’opera dell’artista, che mostrano l’oscillazione di quest’ultima tra intenzionalità creativa e ricezione artistica. In primo luogo, infatti, analizzerà la serie degli autoritratti, ponendo al vaglio la gamma di interpretazioni proposte dalla critica in passato e interrogandosi sulla possibilità di assegnare all’opera d’arte un significato indipendente dal suo creatore, anche in un caso limite come quello di Ligabue. In un secondo momento, affiancherà la serie delle belve da savana con quella degli animali da cortile, al fine di contrapporre due interpretazioni psicoanalitiche dell’arte: quella che vede nell’arte una cristallizzazione di traumi irrisolti, e quella che ne esalta invece le potenzialità terapeutiche. Infine, esaminerà la ricezione dell’opera dell’artista dalla sua morte fino ai giorni nostri, entrando nel merito delle diverse etichette stilistiche – naïf, espressionista, body art e arte ecologica – che sono state utilizzate per definire i suoi lavori.

Alessandro Giardino è professore associato e co-direttore del Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne alla Saint Lawrence University, N.Y, dove ricopre anche il ruolo di Coordinatore del programma in Studi Europei. Le sue ricerche e pubblicazioni hanno toccato più ambiti, e in particolar modo la scrittura delle minoranze in ambito mediterraneo e il Seicento napoletano da una prospettiva interdisciplinare. Il suo ultimo libro è The Body of Naples. Corporeality and Performativity in Baroque Naples (Ed. Rowman & Littlefield, 2017). Ha recentemente lavorato su un romanzo a genere misto (storico/narrativa di genere).

  • Organizzato da: MAECI - MiBACT - AMACI
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura di Montréal
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