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E l’uomo incontrò il cavallo: la cura del cavallo (#IICMONTREALWEBINARSERIES)

L’Istituto Italiano di Cultura di Montréal e il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università degli Studi di Torino sono lieti di presentare la serie di webinar intitolata “E l’uomo incontrò il cavallo”. Il cavallo ha seguito la vita degli uomini e delle civiltà, sin dagli albori. Originario della steppa eurasiatica, all’inizio ha fornito all’uomo carne, latte e pelli e solo nell’età dei metalli è divenuto protagonista fra gli animali da tiro e principe per l’equitazione, segnando momenti memorabili nella storia militare e sportiva. La sua parte nella letteratura e nell’arte è sempre stata centrale, quella del nobile animale, rispecchiando interessi e passioni dei popoli. Le arti figurative hanno in ogni epoca rappresentato la sua bellezza: dalle figure equine lasciate dai primitivi sulle pareti delle grotte preistoriche sino ai cavalli dei mirabili monumenti equestri del Rinascimento italiano.

La serie di webinar “E l’uomo incontrò il cavallo”, ideata con il Prof. Domenico Bergero, Direttore del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università degli Studi di Torino, si sviluppa in un programma ricco di temi scientifici, culturali, storico-artistici, sportivi… e di tante altre curiosità: tutto affidato alle parole e alla conoscenza di scienziati e studiosi italiani.

Venerdì, 26 marzo 2021, 16:00 (Montréal), 21:00 (Roma)

Registrazione obbligatoria

Il webinar, aperto e animato da Francesco D’Arelli, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Montréal, e dal Prof. Domenico Bergero, presenta le seguenti conferenze:

Mario Gennero, Le accademie napoletane di equitazione
Fino al Rinascimento l’andare a cavallo costituiva soprattutto un lavoro, una necessità, sia in pace sia in guerra. A partire da questo periodo anche la quotidiana abitudine di servirsi del cavallo si trasforma in arte. Il giovin signore tra le tante sue occupazioni impara a montare a cavallo. A Napoli sorgono le prime “accademie” dove insegnano i migliori maestri. A Napoli viene pubblicato il primo trattato di equitazione, opera di Federico Grisone, tradotto in tutte le lingue. Da tutte le corti d’Europa i sovrani mandano nella città partenopea i loro migliori cavalieri per apprendere la nuova disciplina. Questi al loro ritorno diffonderanno la nuova “arte”.

Anna Assenza, Il Cavallo: dall’etologia classica all’approccio cognitivo
Siamo legittimati a parlare di attività cognitiva negli animali? Cosa vuol dire trattare “cognitivamente” un animale? E cosa vuol dire approcciarsi in maniera cognitiva anche all’attività motoria? A partire dalle nozioni più consolidate dell’etologia classica, fino alla più attuale concezione cognitivista, questo contributo si propone di trattare la “Cognizione animale” come strumento biologico di cui la selezione naturale ha dotato le specie animali che hanno vinto la sfida evolutiva e di accendere il dibattito sulle conseguenze pratiche che un simile approccio può avere nel considerare il caleidoscopico rapporto uomo–cavallo.

Ivo Zoccarato, L’origine delle scuole di veterinaria
Nel contesto del secolo dell’Illuminismo, saranno richiamate le ragioni che hanno portato alla fondazione delle prime Scuole di Veterinaria in Francia e quindi in Europa con particolare riferimento a quella piemontese e alla sua evoluzione nel tempo ed ai cambiamenti che hanno progressivamente caratterizzato la professione del medico veterinario.

Andrea Bertuglia, L’ippiatria oggi: dalla medicina dell’esperienza alla medicina dell’evidenza
La medicina veterinaria in campo ippiatrico ha conosciuto un deciso cambiamento negli ultimi anni. Osserviamo oggi una notevole specializzazione del veterinario ippiatra, l’aggregazione di specialisti in diverse discipline ed una parcellizzazione delle specialità stesse. Il valore esperienziale del singolo è stato superato da una medicina “basata sull’evidenza scientifica”. Questi cambiamenti hanno determinato una maggiore complessità delle procedure, uno spostamento della soglia del “fattibile” ma hanno anche aperto nuove sfide riguardo alla formazione dei veterinari ippiatri ed alla loro adattabilità in un contesto economico in costante evoluzione.

Mario Gennero si è laureato all’Università degli Studi di Torino. Giudice di salto ostacoli della FEI e consigliere del Comitato regionale Fise Piemonte, ha collaborato alle principali riviste del settore equestre, autore di pubblicazioni sui cavalli e sulla storia dell’equitazione italiana. Si occupa in particolare dell’equitazione del Rinascimento e dell’equitazione caprilliana.

Anna Assenza, Dottore di Ricerca in Fisiologia Equina, è Ricercatore universitario presso il Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali dell’Università degli Studi di Messina, dove insegna Etologia Cognitiva e Comunicazione Animale e si occupa della ricerca sui ritmi cronofisiologici come indicatori etologici del benessere animale; dell’analisi della cronoperformance nelle specie domestiche e, in particolare, nel cavallo sportivo e dello studio teorico e critico delle più recenti correnti di pensiero che hanno determinato il cambiamento paradigmatico dell’Etologia oggettivista, determinandone la “svolta” in senso cognitivo.

Ivo Zoccarato, medico veterinario, già professore ordinario di Zoocolture e direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. Cultore della Storia della Medicina Veterinaria e della Mascalcia con particolare riferimento al periodo compreso tra l’inizio dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Socio ordinario dell’Accademia di Agricoltura di Torino, socio fondatore dell’Associazione Italiana di Storia della Medicina Veterinaria e della Mascalcia. Autore di vari articoli a contenuto storico veterinario.

Andrea Bertuglia si laurea in medicina veterinaria nel 1999. Fin da subito lavora come ippiatra con i cavalli sportivi, accumulando esperienza principalmente con i cavalli da trotto. È diplomato al College americano ed al College europeo di medicina sportiva veterinaria e riabilitazione del cavallo. Dal 2004 lavora nell’ospedale universitario per equini di Grugliasco, come struttura di referenza per i liberi professionisti, dell’ateneo torinese. È professore associato al Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università degli Studi di Torino.

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