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Presentazione del libro: “Pornocultura”, con gli autori italiani Claudia Attimonelli e Vincenzo Susca.

In occasione della 20a edizione del Festival letterario, Blue Metropolis, l’Istituto Italiano di Cultura di Montréal è fiero di presentare gli scrittori Claudia Attimonelli e Vincenzo Susca.

Giovedi, 26 Aprile 2018, 18:00 – Entrata libera
Istituto Italiano di Cultura di Montréal
1200 Av. du Dr Penfield
Conferenza in lingua italiana

Selfie maliziosi, Youporn, Grindr, sexting, online dating, scenari politici traboccanti di umori e allusioni sexy, performance oscene e dedali a luci rosse, estetiche morbose a ornamento delle comunicazioni più disparate, live cam, gay-for-pay, gif porno, dickpic, stanze private, dark room, pornhorror, feticismo gotico e barocco, love doll, fucking machine, realcore, lingerie erotica, jockstrap: dissoluto e fastoso, crudo e sovresposto, il porno brulica trionfante dalle maglie del web 2.0 agli scenari urbani, dagli schermi mediatici agli interstizi del quotidiano. Quali sono le origini, la genealogia e gli effetti di questa scena convulsa? Di quale condizione annuncia la venuta? Cosa sacrificano e battezzano i riti pagani, gli orgasmi multipli e gli scambi di questo teatro dell’osceno senza pareti? Investigando fino alle sue più estreme conseguenze il legame intimo tra l’erotismo e la morte in opera ai giorni nostri, il libro di Claudia Attimonelli e Vincenzo Susca intravede nell’irruzione di ciò che gli autori nominano “pornocultura” il declino del soggetto moderno e i primi vagiti di una nuova carne di cui è ormai urgente comprendere la forma, il senso e l’etica.

Claudia Attimonelli (1975) è ricercatrice in Teorie del Linguaggio e Scienze dei Segni, insegna Cinema, fotografia e televisione, Semiologia del cinema e degli audiovisivi all’Università Aldo Moro di Bari. Le sue ricerche si disseminano fra arte, corporeità e media. Collabora come curatrice con gallerie e teatri. Esposizioni curate di recente: Nous autres di K. Andersen (con V. Susca), Le re/citazioni di Madame (con V. Susca), Hotel d’Hiver di K. Andersen alla Traffic Gallery, Casa di Bambola di Azusa Itagaki (Fabrica Fluxus). Tra le sue pubblicazioni: Anatomies baroques. Le coeur et la tête de mort (2015), To be continued. I destini del corpo nei serial televisivi (con A. D’Ottavio, 2011); Underground Zone. Dandy, punk, beautiful people (con A. Giannone, 2011); Little Miss. L’erotizzazione del corpo delle bambine (2009); Techno. Ritmi afrofuturisti (2008). È altresì l’autrice del libro fotografico Le Vergini (con Corpicrudi, 2011).

Vincenzo Susca (1977) è professore associato di Sociologia dell’immaginario all’Università Paul-Valéry di Montpellier e ricercatore al Ceaq (Sorbonne). McLuhan Fellow all’Università di Toronto, nel 2008 ha fondato, con M. V. Dandrieux, la rivista Les Cahiers européens de l’Imaginaire (CNRS éditions, Parigi), di cui è il direttore editoriale. Tra i suoi libri: Tutto è Berlusconi (Milano 2004, Parigi 2006); Ai confini dell’immaginario (Milano 2006, Porto Alegre 2006); Transpolitica (Milano 2008), con D. de Kerckhove; Gioia Tragica (Milano 2010, Parigi 2011, Barcellona 2012); Les affinités connectives (Parigi 2016, Porto Alegre 2018). Di recente, ha curato con C. Attimonelli le mostre Le re/citazioni di Madame (2014) e Nous autres di K. Andersen (2015) alla Traffic Gallery di Bergamo. È l’autore, con A. Béhar, della pièce teatrale Angelus Novissimus (2014).

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