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QUODLIBET: Giorgio Agamben, “Contagio”, Una voce. Rubrica di Giorgio Agamben (11 marzo 2020).

“L’untore! dagli! dagli! dagli all’untore!”: così Alessandro Manzoni ne I promessi sposi e così Giorgio Agamben nell’esergo del suo acuminato frammento di pensiero. “Una ‘grida’ milanese per la peste del 1576 li descrive in questo modo, invitando i cittadini a denunciarli: «Essendo venuto a notizia del governatore che alcune persone con fioco zelo di carità e per mettere terrore e spavento al popolo ed agli abitatori di questa città di Milano, e per eccitarli a qualche tumulto, vanno ungendo con onti, che dicono pestiferi e contagiosi, le porte e i catenacci delle case e le cantonate delle contrade di detta città e altri luoghi dello Stato, sotto pretesto di portare la peste al privato ed al pubblico, dal che risultano molti inconvenienti, e non poca alterazione tra le genti, maggiormente a quei che facilmente si persuadono a credere tali cose, si fa intendere per parte sua a ciascuna persona di qual si voglia qualità, stato, grado e conditione, che nel termine di quaranta giorni metterà in chiaro la persona o persone ch’hanno favorito, aiutato, o saputo di tale insolenza, se gli daranno cinquecento scuti…». Continua a leggere>

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